Se si analizza la storia dell'innovazione in diversi domini - scienza, arte, politica, letteratura - è possibile scoprire che la maggior parte dei grandi creativi faceva parte di comunità di intellettuali con cui condividevano intuizioni e scoperte. Al centro di queste reti creative si posizionano leader carismatici e visionari, che hanno la capacità di sintonizzarsi con i tempi e la cultura in cui vivono, sapendone cogliere le sfide e le opportunità. Le persone che circondano questi leader formano la «rete creativa» che li aiuta a sviluppare e diffondere le loro innovazioni. Come supportare le reti creative in modo da ottimizzare il loro potenziale innovativo? Come utilizzare lenuove tecnologie - dai social network al Web 2.0 - per supportare questo processo? Gli autori cercano di dare una risposta a queste domande facendo ampio riferimento a correnti distudio tipiche della psicologia sperimentale, sociale e culturale ed identificando nel «Networked Flow» il principale motore della creatività di rete. Secondo questo approccio, la condizione necessaria per lo sviluppo di una rete creativa è l'instaurarsi di un'esperienza ottimale di gruppo nella quale «l'intenzione soggettiva diventa collettiva, ovvero in grado di guidare l'azione dei membri del gruppo». Il volume non si limita a sviluppare il concetto di «Networked Flow» come ponte tra i livelli neuropsicologico, psicologico e sociale che caratterizzano il processo creativo. Esso propone anche una metodologia - derivata dalla social network analysis - che offre un valido punto di partenza per estendere, attraverso la misurazione del processo creativo in rete, quelle procedure di studiodella creatività tradizionalmente limitate all'ambito intrapersonale. Inoltre, l'analisi delle nuove possibilità offerte dalle tecnologie collaborative del Web 2.0 suggerisce come il concetto del Networked Flow sia anche uno strumento utile per comprendere il potenziale che queste tecnologie hanno per la creatività online.
Giuseppe
Riva è docente di Psicologia della comunicazione all’Università Cattolica di Milano, dove dirige LICENT - Laboratorio di studio dell’Interazione Comunicativa e delle NuoveTecnologie. In questa stessa collana ha pubblicato, con Francesca Morganti, Conoscenza
comunicazione e tecnologia. Aspetti cognitivi della realtà virtuale, e con Massimo Pettiti e Eleonora Uggé, Oltre la televisione. Dal DVB-H al Web 2.0.
Luca Milani è ricercatore di Psicologia dello sviluppo e dell'educazione all'Università Cattolica di Milano e docente dei corsi di "Counseling nel ciclo di vita" e "Strategie di coping e legami disfunzionali" presso la stessa Università.
Andrea Gaggioli è ricercatore di Psicologia generale all’Università Cattolica di Milano e docente di Psicologia e nuove tecnologie della comunicazione presso la stessa Università.
|